James Senese è uno dei talenti musicali più iconici di Napoli ci porta indietro nel tempo condividendo ricordi della sua giovinezza e di come ha scoperto la sua passione per la musica soul, jazz e funky. Ha da sempre suonato e cantato coloro che non hanno mai avuto voce, inventando così un vero e proprio genere musicale: il neapolitan power.
🎷 James ci racconta della sua visione di Napoli, una città che ama e che ha ispirato le sue canzoni, e di come continua ad influenzare la sua musica.
Sono James Senese, lo sanno un po’ tutti quanti. Porto avanti i miei sentimenti e i sentimenti di tutti. E poi la tradizione come l’hanno portata tanti artisti, amici miei, fratelli miei, del passato e del presente. Io sono di Napoli, sono napoletano, forse più napoletano dei napoletani (senza offesa a nessuno) anche se sono figlio d’americano e figlio di madre napoletana. Sono nato a Miano, un quartiere molto popolare ed eravamo 10-15 famiglie…ma eravamo come una sola. Quel periodo è stato molto bello e delicato perché non mi facevano sentire quello che io ero, di un altro colore. Poi è chiaro, man mano la storia si allarga e ho dovuto combattere questa mia negritudine, come la vogliamo chiamare. Perché poi vuoi o non vuoi, gli altri mi vedevano per come io ero. Però io ce l’ho fatta perché avevo abbastanza forza per spazzare fuori questa entità che mi facevano sentire…in un modo diverso. Non è cambiato niente perché anche nelle nuove generazioni, se non ti conoscono e ti vedono per quello che sei, ti prendono sempre per il nero, per l’americano, per l’africano. Questa diversità purtroppo c’è ma la diversità fa parte del mondo. Ci sono molte etnie e razze ma non ci siamo ancora abituati. Siamo una razza sola, Dio ci ha fatto uno solo. Anche se poi siamo espatriati in tutto il mondo. Chiaramente ognuno di noi è diventato chi è diventato: giapponesi, africani…ma questo fa parte della natura.
Io canto in un linguaggio universale, questa è la mia forza perché io ho scelto Napoli, ho scelto il linguaggio napoletano. Napoli è l’unica città che ha questo sapore di vita che non c’è in altri posti. In tutto il mondo non c’è questo tipo di sentimento.
A due anni dal lancio del documentario La gente di Napoli – Humans of Naples, Maurizio Di Nassau e Vincenzo De Simone ritornano alla carica con Parthenopeius: una serie di piccoli documentari che raccontano le storie e le personalità di vari personaggi napoletani. Attraverso delle interviste esclusive, scoprirai aspetti inediti e sorprendenti di queste figure che hanno segnato la cultura, l’arte, il cinema e la musica di Napoli. Clicca qui!