Artisti di fama ed esponenti di spicco hanno scelto Napoli come fonte di ispirazione e luogo di lavoro. Le loro parole sono una testimonianza autentica di amore, passione e comprensione per questa città unica.
Alberto Angela Io non vivo a Napoli però ogni volta che ci torno mi trovo sempre molto a casa, forse perché trovo che ci sia non solo una struttura architettonica, cioè palazzi ecc., ma c’è anche una struttura mentale fatta di valori, tradizioni che passano da una generazione all’altra. E’ una cosa fondamentale, questo non accade in altre città italiane. I ragazzi di oggi, a Napoli, si rifanno a delle tradizioni e a dei valori che erano dei propri nonni. Basta che faccio un nome, Totò! Così come Troisi…Ci sono dei valori passati anche attraverso alcune forme di spettacolo che fanno parte di un modo di pensare, di un modo di concepire il quotidiano. Questo è quello che trovo entrando a Napoli, non solo delle case ma, diciamo, una città invisibile fatta di valori all’interno dei quali vive la gente.
Cristiana Dell’Anna Per me essere napoletana innanzitutto è una questione di grande orgoglio, come penso sia per tante persone che sono dovute andare via e che poi sono ritornate. Io sono una di queste. Stranamente mi sono sentita più napoletana fuori che non quando vivevo qui. Ci sono tanti aspetti della vita napoletana, del vivere a Napoli, che mi hanno fatto sentire a volte un po’ distante dalla città per cui il mio rapporto con Napoli è sempre stato di grande conflitto, di amore e odio continuo: un amore viscerale per il quale pensavo sempre che sarei potuta andare via per vedere altro, per poi ritornare e rimanerci.
Veronica Simioli Do espressioni alle mie emozioni con la lingua più bella del mondo, il napoletano. Come puoi mai parlare male di qualcosa che ha mille sfaccettature? Puoi mai parlare male di qualcosa che non conosci bene? Ogni volta può mostrare una faccia diversa, a seconda del quartiere, a seconda del periodo storico. Ci sembrerà sempre di conoscerla profondamente ma ci meraviglierà sempre, ogni volta sempre di più.
Jorit Napoli, rispetto ad altre realtà del mondo, ha 2600 anni di cultura e quindi quello che c’è qua, anche come spessore umano, non è presente in altre città. Io la vivo così Napoli. La vivo più che altro per le persone che mi hanno trasmesso qualcosa. Non sono legato all’idea della napoletanità in generale, sono più legato a persone di Napoli, amici e parenti, che mi hanno trasmesso quello spessore e quella profondità. I luoghi comuni, quelle cose là, non mi interessano più di tanto.
Marco D’Amore Dico spesso che Napoli è una capitale culturale. Ho avuto la fortuna fin da piccolo di viaggiare molto: pur conservando e mantenendo delle radici molto forti del nostro territorio, ho uno spirito molto cosmopolita. Penso che ognuno di noi abbia un luogo nel cuore. Per me questa città è una delle capitali mondiali, soprattutto per chi fa il mio mestiere. Nasco in teatro, è lì che ho esercitato la maggior parte del mio mestiere. Napoli non solo è un punto di riferimento ma è anche l’unica vera lingua teatrale italiana aldilà della lingua pura, è un valore anche la lingua che esprime.
Cristina Donadio Napoli è uno stato d’animo, è un qualcosa di imprescindibile, una fonte continua di sensazioni, emozioni e di stupori. Napoli è una città che continua a commuovermi, non potrei mai vivere lontano: ci ho provato ma mi mancava la luce, non solo quella reale che vedi ma anche quella che ti porti dentro. Napoli nonostante tutte le sue contraddizioni è una delle città più belle al mondo.
Enzo Avitabile Essere napoletani vuol dire avere voglia di andare e di ritornare, vuol dire voler conoscere che esistono nel mondo ma filtrarle sempre attraverso il proprio modo di vivere e di sentire le cose. Essere napoletani è non esserlo anche nel senso di mettere in discussione questo stato di coscienza ma essere napoletani innanzitutto è l’orgoglio di avere una radice molto forte che è una cosa importante che viviamo costantemente ogni giorno.
Sal Da Vinci Nonostante non sia nato a Napoli, sono cresciuto e vivo la mia terra in modo molto intenso. Mi è capitato di vivere il quotidiano in altre città (per l’amor di Dio, bellissime) ma mi mancava sempre qualcosa. Mi mancava quella energia, quella possibilità di amplificare il tuo quotidiano. Napoli è una di quelle di città che nonostante le avversità e le problematiche che vivono molte città, essendo una metropoli piccola, basta che alzi un po’ la voce e l’altro quartiere ti ha già sentito. Forse è per questo che vorremmo che la nostra città avesse più rispetto, perché se lo merita, perché è magica, perché è bella, perché la sua storia ci indica un altro tipo di percorso.
Alessandro Cecchi Paone Mi trovo nel luogo dove, vestito così, è iniziato il mio rapporto con Napoli 43 anni fa nella Domenico Cimarosa dove ho frequentato la quinta elementare. E’ la storia di un grande amore perché mi trasferii con la mia famiglia da Roma e Napoli per me era un oggetto misterioso nonostante antichi rapporti familiari con una parte di Paone. Fu una grande sorpresa: mi trovai benissimo dal punto di vista ambientale, climatico e dal rapporto con i miei compagni e compagne di classe. Imparai a girare a piedi da solo e all’epoca Napoli non aveva ancora vissuto alcuni momenti brutti della sua storia, stiamo parlando del 1970-71, una città il cui tessuto era ancora abbastanza sano. Quando mi è stato offerto di insegnare all’Università Suor Orsola Benincasa con un impegno fisso, intorno al 2005, ho accettato subito proprio grazie a questo bellissimo ricordo iniziale, a questo imprinting totalmente positivo che nonostante il disagio di fare la spola tra Milano e Napoli, mi induceva a ritrovare queste radici così belle. Ho capito che la mia personalità non era soltanto tutta di testa ma c’era anche molta pancia, molta interiorità e molto cuore. Tutte queste cose insieme danno quello che io sono.
Decibel Bellini È una sfortuna non nascere nella meravigliosa Napoli, è una sfortuna non tifare per dei colori così belli: il mio cuore è azzurro così come quello di tutti i napoletani.
Egidio Cerrone Nelle sue persone, nella sua anima, nella sua storia e nelle sue difficoltà, Napoli è la mia materia prima, la mia pasta madre, la base in cui ho iniziato a soffriggere. Se non fossi nato qui, non sarei neanche mai rinato. Perché Napoli, nel bene e anche nel male, alla fine ti lascia in dono sempre tre cose: cultura, passione vera e cerevella. E se quel dono lo raccogli hai tutto per rinascere, ogni volta.
Ho condiviso con voi solo un piccolo assaggio delle 1000 incredibili foto raccolte in questi anni. Se desideri rimanere al passo con tutto ciò che faccio e non perdere mai un nuovo scatto o un’emozionante intervista, ti invito a seguirmi sui social media: qui pubblico costantemente nuove foto, storie, dietro le quinte e contenuti esclusivi. È il luogo perfetto per restare aggiornati sulle nostre ultime avventure fotografiche.